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Marilyn- Recensione

04/11/2011 | Recensioni |
Marilyn- Recensione

Per molte persone Marylin Monroe era ed è più di un’attrice, è infatti considerata un’icona. Ed è proprio la sua personalità fragile ed allo stesso tempo carismatica ad aver ispirato il film di Simon Curtis, My week with Marilyn.  La storia è ambientata a Londra nell’estate 1956. Il ventitreenne Colin Clark (Eddy Redmayne) lavora come assistente alla regia sul set del film Il principe e la ballerina (The Prince and the Showgirl, 1957), diretto e interpretato da Laurence Olivier (Kenneth Branagh), che vede come protagonista femminile Marilyn Monroe (Michelle Williams), in luna di miele con il suo nuovo marito, il commediografo Arthur Miller. Quando l'uomo va a Parigi per lavoro, Clark trascorre una settimana con la Monroe, alla scoperta della vita londinese lontani dalle pressioni del set. Il film è basato sui due diari scritti da Colin Clark, The Prince, The Showgirl and Me e My Week with Marilyn, che raccontano le esperienze sul set del film Il principe e la ballerina e i giorni trascorsi in compagnia di Marilyn. Proprio per questo My Week with Marilyn è una fedele ricostruzione del periodo storico in cui è ambientato e della figura di Marilyn, durante la realizzazione del film di Lawrence Olivier. Quello che viene messo maggiormente in luce è l’aspetto intimo della diva: le sue debolezze ed il grande bisogno di essere amata ed accettata dal suo pubblica, il senso di inadeguatezza di fronte ad una personalità forte come quella di Olivier. L’interpretazione di Michelle Williams, senza essere solo un mero clone della Monroe, riesce a dare corpo a diversi stati d’animo e ci mostra una Marylin estremamente volubile, una bambina indifesa che possiede però una grande carica seduttiva. Nella prima parte il film è sicuramente più ironico e divertente, mentre quando ci si addentra nel cuore del rapporto tra la diva e Colin, si passa ad un registro più drammatico. Proprio come nella vita di Marilyn, anche nella storia narrata nel film, si equilibrano momenti di leggerezza a momenti di più intensa drammaturgia. La bella fotografia di Ben Smithard contribuisce a rendere My Week with Marilyn un’ affascinante incursione nel cinema di quegli anni e dona alla Williams la stessa aura divistica che apparteneva alla stessa Marilyn.

Sara D'Agostino

 


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